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Interviste ai
Presidenti

L’INTERVISTA Angelo Salvatore Sicali

Presidente IACP Catania

Intervista del 01/05/2023

Fra i problemi più seri che coinvolgono lo IACP, come nella maggior parte del paese c’è la morosità e il problema delle occupazioni abusive. Quali sono i dati della sua azienda?

«Il problema della morosità è un problema molto grave anche se in quest’ultimo quinquennio si è registrata una riduzione della morosità dal 61,77% dell’anno 2016, oggi si registra una morosità del 50% con un decremento annuo del 2%. Dati molto elevati anche a causa delle numerose difficoltà riscontrate per le procedure esecutive e la scarsa collaborazione con i servizi sociali degli Enti locali. Infatti, è stato dimostrato che la morosità aumenta nei territori in cui si registra una scarsa collaborazione con i servizi sociali.

Intensa è l’attività per il monitoraggio ed il recupero dei crediti attraverso provvedimenti che vanno dai solleciti di pagamento fino ad accordi di pagamento rateale successivi alla notifica del decreto ingiuntivo. Non esiste una commissione per la valutazione della morosità incolpevole. Nel caso l’utente si trovi in posizione di temporanea difficoltà e sussista l’impegno a fare fronte ai propri debiti, il nostro ufficio concorda un pagamento rateale degli arretrati. Con delibera n° 23 del 19/06/2018 è stato approvato un regolamento per il recupero della morosità con il quale si disciplinano delle procedure da destinare alle fasce sociali meno abbienti. Un altro problema molto serio che riguarda la gestione degli alloggi ERP è quello delle occupazioni abusive».

Altro tema comune è quello del pagamento dell’IMU. Quali soluzioni comuni propone per arrivare ad una soluzione di questo problema che pesa enormemente sui vostri bilanci?

«L’IMU rappresenta un grave problema per lo IACP cosi come per tutti gli enti ERP. Lo IACP nel 2016 ha chiuso una transazione con il comune di Catania per imposte pregresse non pagate. E’ indubbio che annualmente affrontiamo il problema dei contenziosi contro i comuni e si ritiene necessario un intervento legislativo che possa chiarire in maniera inequivocabile l’attribuzione della categoria catastale in maniera univoca e l’esenzione alla tassazione dal momento che lo IACP gestiste alloggi sociali. In Sicilia il canone mensile per l’alloggio ERP ammonta a €52,00 e la questione relativa al pagamento IMU crea peraltro un dispendio di energie che potrebbero invece essere utilizzate per combattere la morosità o per offrire ulteriori servizi alla cittadinanza stante l’esiguo personale in servizio».

Parliamo di IVA PRORATA

«Lo IACP di Catania ha un pro rata significativo che rende detraibile l’iva per un importo di circa il 15%. Il problema del pro rata si è reso evidente soprattutto quando si è dovuto affrontare il problema “superbonus”. Le diverse posizioni assunte dall’Agenzia delle Entrate non hanno facilitato il nostro compito e anche in questo caso sarebbe opportuno che si intervenisse con un intervento chiarificatore univoco da parte delle amministrazioni centrali».

Proroga superBonus 110, può darci dei dati che coinvolgono la sua azienda? Quanti sono gli alloggi che hanno approfittato del bonus per riqualificare il proprio stato? E quanti non sono riusciti a farlo, perché?

«I bonus fiscali del superBonus 110% (ecobonus e sismabonus) hanno suscitato grande interesse per lo IACP di Catania, trattandosi di agevolazioni che possono consentire la riqualificazione strutturale ed energetica di parte del nostro patrimonio pubblico.

Dopo diverse interlocuzioni con gli attori del territorio, lo scorso 27/05/2022 sono scaduti i termini per la presentazione di proposte di PPP per la “Riqualificazione del patrimonio immobiliare dello IACP di Catania con il ricorso alle norme agevolate del superBonus” il cui avviso era stato pubblicato il 09/03/2022 e riguardava ben 1.721 alloggi (circa il 20% degli alloggi di proprietà) suddivisi in 35 lotti, di cui 699 alloggi per 12 lotti ricadenti su Catania città e 1.022 alloggi per 23 lotti sulla provincia etnea, il tutto stimato in circa 175 milioni di euro di interventi. Le proposte progettuali presentate dagli operatori economici hanno interessato 16 lotti, ritenuti forse i più appetibili, coinvolgendo tutti i 699 alloggi di Catania e 168 alloggi ricadenti nel territorio provinciale. I restanti 19 lotti, per complessivi 854 alloggi, sono stati oggetto nello scorso anno di una unica proposta in PPP, ricorrendo sempre alle agevolazioni del superBonus. Ma, purtroppo, per le vicissitudine note a tutti (IVA, caro materiali, tempistica ed incertezza normativa), le iniziative messe in campo sono state sospese (a breve si procederà all’annullamento degli iter), bloccando di fatto una riqualificazione “EPOCALE” del patrimonio pubblico immobiliare di proprietà dell’Istituto».

I vincoli all’uso del PPP per l’accesso agli incentivi sono veri o presunti?

«Lo IACP di Catania, fatta eccezione per le iniziative legate al superBonus, di cui in precedenza, non ha sviluppato alcun progetto in tal senso. Di certo si tratta di un’opportunità che potrebbe essere sfruttata in futuro coinvolgendo l’operatore privato in interventi di manutenzione sul patrimonio pubblico, legati più alla riqualificazione energetica, laddove potrebbero trovarsi idonee forme di remunerazione. Da sottolineare l’importanza delle ttività di miglioramento strutturale, o di nuove realizzazioni, da realizzare in assenza di finanziamenti pubblici. Rispondendo esplicitamente alla domanda posta, non pare vi siano vincoli o ostacoli all’utilizzo del PPP, come si è potuto evincere nell’applicare tale istituto alle iniziative del superBonus, ove i ricavi di gestione dell’operatore economico o la remunerazione della concessione, era ed è possibile averli attraverso la cessione del credito di imposta, poiché conforme alle previsioni della Dir. 23/2014/ UE nonché al comma 2 dell’art. 180 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i, che prevede “nei contratti di partenariato pubblico privato, i ricavi di gestione dell’operatore economico provengono dal canone riconosciuto dall’ente concedente e/o da qualsiasi altra forma di contropartita economica ricevuta dal medesimo operatore economico, anche sotto forma di introito diretto dalla gestione del servizio ad utenza esterna”. Motivo per cui, il credito di imposta generato dall’operazione assume forma esclusiva di pagamento e valore di contropartita economica ricevuta dall’operatore economico».

Le “occupazioni” sono in preoccupante aumento. Può darci qualche dato?

«Il problema delle occupazione abusive risulta essere un tema molto spinoso per lo IACP di Catania. Nel 2016 gli alloggi occupati abusivamente erano 2.260 mentre ad oggi gli alloggi occupati sono 1.546. La riduzione del numero degli alloggi occupati abusivamente si è realizzata anche grazie alla L.R.8 del 2018, con la quale è stato possibile regolarizzare 714 posizioni di occupazione abusive. Bisogna affermare che grazie ad una sinergia con le forze dell’Ordine e in virtù del D.L. 47 del 2014, con il quale non è possibile concedere la residenza agli occupanti abusivi, il numero delle occupazioni abusive si è ridotto notevolmente».

Si deve applicare il codice dei contratti pubblici ai condomìni misti?

«Il condominio misto è inteso come soggetto privato, pertanto, vista la sua natura giuridica, il codice dei contratti pubblici non deve e non può essere applicato. E’ auspicabile che l’amministratore del condominio nella scelta degli operatori economici, sia essi tecnici che imprese, richieda più preventivi di spesa per assicurare l’adeguatezza della scelta, così come è auspicabile, in particolare nella fase esecutiva e per importi importanti, che l’impresa possegga determinati requisiti tecnico-economici, quali ad esempio il possesso dell’attestazione SOA, oltre che soggettivi»..