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Interviste ai
Presidenti

L’INTERVISTA Antonio Parolini

Amministratore di ARTE Imperia

Intervista del 20/12/2022

L’appuntamento di Imperia è stata un’occasione di confronto per i Presidenti degli Enti nostri Associati; le problematiche sul tavolo sono innumerevoli, i tempi sono stretti ed è fondamentale che il Governo tenda finalmente una mano al comparto casa.

ARTE Imperia gestisce circa 1.600 alloggi di cui 1.538 di Edilizia Residenziale Pubblica (cosiddetti ERP) e 45 di Edilizia Residenziale Sociale (ERS).

Fra i problemi più seri che coinvolgono la sua ARTE, come nella maggior parte del paese c’è la morosità aggravata dalla situazione politica internazionale e dalla crisi economica. Quali sono i dati della sua azienda?

«Dall’emergenza COVID 19 e dagli effetti della guerra in Ucraina ci aspettavamo un peggioramento maggiore della morosità che invece è cresciuta in maniera contenuta; ciò credo sia dovuto al fatto che i nostri canoni sono relativamente bassi e quindi hanno un impatto moderato sui conti familiari; è ancora presto però per cantar vittoria in quanto dobbiamo vedere ora gli effetti del caro prezzi dovuto all’inflazione record che sta colpendo l’Europa».

Altro tema comune è quello del pagamento dell’IMU. Quali proposte per arrivare ad una soluzione di questo grave problema che pesa enormemente sui vostri bilanci?

«Questa è una spada di Damocle che incombe su tutte le aziende casa d’Italia; è un problema che non si deve e non si può risolvere nelle commissioni tributarie ma in parlamento; se la politica non comprende che far pagare l’IMU sull’ERP è una cosa irragionevole ed antieconomica, che rischia di far collassare il sistema dell’edilizia popolare italiana, le cause sono due: o noi gestori non siamo stati in grado di far comprendere cosa facciamo oppure i nostri politici non vogliono sentire».

Parliamo di IVA PRORATA

«Anche questa è un’altra questione che ci fa comprendere quanto il nostro mondo non sia conosciuto dalla governance del paese: il 110% poteva essere la grande occasione per riqualificare il patrimonio edilizio pubblico abitativo italiano e invece, per cavilli assurdi come quello dell’esclusione dell’IVA deducibile dal beneficio fiscale, rischia di vanificare tutto o almeno di ridurne sensibilmente l’impatto».

Proroga superBonus 110, può darci dei dati che coinvolgono la sua azienda?

«La nostra azienda è stata la prima in Liguria a partire con l’appalto di un intervento di 110% sull’efficientamento energetico e tra le primissime in Italia con un intervento che vede coinvolte quattro palazzine a Santo Stefano al Mare».

Quanti sono gli alloggi che hanno approfittato del bonus per riqualificare il proprio stato?

«Pur avendo previsto, sia tramite appalto con sconto in fatture che tramite PPP, interventi su circa 350 alloggi, ci siamo trovati a dover riscontrare gare deserte e offerte di PPP revocate dal soggetto proponente e quanti non sono riusciti a farlo perché come detto il 110% per il mondo dell’ERP è stata un’occasione mancata che avrebbe portato benefici alle fasce di popolazione più deboli del paese che vivono nei nostri alloggi; è una misura che, contrariamente a quanto sarebbe stato giusto ed opportuno, è andata a vantaggio delle sole persone facoltose».

I vincoli all’uso del PPP per l’accesso agli incentivi sono veri o presunti?

«Sono veri, tutte le società che ci avevano presentato delle proposte, vista l’evoluzione della normativa e del “mercato della cessione dei crediti”, si sono tirate indietro».

Le “Occupazioni” sono in preoccupante aumento. Può darci qualche dato?

«Nel nostro territorio il problema non è ancora cosi grave, anche perché abbiamo una politica attenta e puntuale di riassegnazione degli alloggi sfitti; certamente però la richiesta di case popolari è in costante crescita e quindi, se vogliamo evitare fenomeni di questo tipo, è necessario creare nuovi alloggi per le persone più fragili».

Si deve applicare il codice dei contratti pubblici ai condomìni misti?

«Io sono per la semplificazione perché ritengo che non si combatta la corruzione con la burocrazia ma con la certezza della pena»..