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Dagli Enti

14/03/2024

PROTOCOLLO D’INTESA

È stato siglato nella ricorrenza dell’8 marzo – tra la Presidenza del Consiglio regionale della Calabria, l’Aterp (Azienda per l’Edilizia Residenziale Pubblica della Regione) e l’Osservatorio sulla violenza di genere – il “Protocollo d’intesa interistituzionale per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della violenza di genere e la protezione ed emancipazione delle donne attraverso l’autonomia abitativa” All’iniziativa, oltre al presidente On. Filippo Mancuso, la commissaria straordinaria dell’Aterp Maria Carmela Iannini, il vicecoordinatore dell’Osservatorio Pasquale Ciurleo e la componente avv. Lucia Lipari che ha contribuito alla stesura del documento. Ha partecipato anche il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta On. Pietro Molinaro.
Nello specifico Aterp – Calabria si adopera per destinare un’aliquota di alloggi, in via provvisoria, alle donne vittime di violenza, favorendo la loro libertà e autonomia. I Comuni assumono i necessari provvedimenti di cui all’art. 31 della legge regionale n. 32/1996 e il Consiglio regionale individua le risorse.
Ad avviso della commissaria di ATERP Calabria Avv. Grazia Maria Carmela Iannini: “Il Protocollo sarà attentamente monitorato da una ‘cabina di regia’ affinché produca gli effetti desiderati, perché la sfida che con il presidente Mancuso abbiamo lanciato, intendiamo vincerla. Rappresenta un impegno concreto delle Istituzioni, per mettere in sicurezza le donne a rischio, assegnando loro residenze pubbliche distanti dal pericolo incombente di uomini violenti. Si aggiunge agli interventi sulla dimensione culturale e sociale dei femminicidi e andrà a potenziare la rete sociale di sostegno per le donne e i loro figli minori, con l’intento di fermare i ‘numeri della vergogna’, in possesso del Ministero dell’Interno, sulla violenza di genere che riflettono il retaggio arcaico che vuole la donna succube del maschio. Le disposizioni del Protocollo si applicano alle donne che si trovino in situazioni emergenziali che richiedano l’immediata individuazione di un alloggio. Il sostegno è previsto anche per le donne che, terminato il periodo di accoglienza nelle ‘Case Rifugio’, si trovino ancora in situazioni socialmente ed economicamente non autonome”.